Gli Infermieri della SORES (Sala Operativa Emergenza Sanitaria) – ARCS (Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute) hanno dichiarano lo stato di agitazione e sono pronti allo sciopero.
A dichiararlo Afrim Casilli segretario territoriale NurSind Udine “Se siamo giunti a questo punto è perché ci vediamo costretti a farlo; abbiamo percorso tutte le vie istituzionali, di dialogo, di incontro con i vertici aziendali ma non abbiamo ottenuto null’altro che promesse e rinvii ed attese disilluse”.
A due anni dall’istituzione ed inizio operatività della SORES, sono tante le e criticità dovute a malfunzionamenti tecnologici (hardware e software), carenze organizzative, mancata governance del settore dell’emergenza-urgenza regionale segnalate più volte:
- mancanza di centralità della SORES nel sistema d’emergenza territoriale, nonostante quanto definito dal PEU
- CARENZA DI PERSONALE PER ADEMPIERE ALLA MISSION: Attualmente il personale SORES FVG consta di 41 unità, tale numero è appena sufficiente per la copertura del turno ordinario, per garantire tutte le attività inerenti alla SORES FVG bisognerebbe portare il personale infermieristico ad almeno 53 unità. Le modalità di reclutamento del personale sono state fino ad adesso decisamente fallimentari. Il Direttore sanitario aveva prospettato l’insana idea di ridurre il personale sanitario nel turno notturno, passando da 6 a 5 infermieri, ma non tutto il personale è formato per gestire i mezzi regionali, quindi non c’è l’interscambiabilità degli operatori.
- Blocco delle attività istituzionali: A causa della carenza di personale, già da alcuni mesi il personale SORES non sta partecipando ad una serie di attività istituzionale quali GOS, manifestazioni, concerti, grandi eventi, ecc. Questa assenza di personale sanitario “dedicato” sul posto
va a causare un’assenza di coordinamento dei soccorsi in caso di emergenze multiple e/o maxiemergenze.
- Maxiemergenze e colonna mobile: A causa della carenza di personale il gruppo di lavoro “dedicato” alle maxiemergenze e grandi eventi non è più attivo da alcuni mesi. Questa situazione ha portato all’assenza di un protocollo regionale per la gestione territoriale della maxiemergenza, con conseguente assenza della formazione su scala regionale. Oltre a ciò non si è potuto organizzare nulla di inerente alla colonna mobile sanitaria regionale, con evidenti rischi di esecuzione e coordinamento dei soccorsi in caso di catastrofe sul territorio regionale o necessità di intervento in altre Regioni italiane. Per quanto riguarda invece la nuova centrale mobile acquisita dalla regione FVG (circa 300.000 euro di spesa), nonostante questa sia presente già da parecchi mesi presso la sede regionale della Protezione Civile e il personale SORES sia già tutto formato, non è chiaro come mai non sia stata ancora assegnata ufficialmente a SORES.
- Dispatch:
o mancanza del controllo qualità previsto
o mancanza di policy adeguate (da parte del Direttore) per rendere più funzionale il sistema Queste due condizioni fanno si che il sistema di dispatch MPDS di cui la regione si è dotata (circa 250.000 euro di spesa) non sia fruibile al meglio da parte degli operatori e soprattutto bisognerebbe capire se tali condizioni vadano a pregiudicare o meno la certificazione di qualità nei confronti della SORES.
- Formazione: nonostante il PEU in vigore preveda che alla SORES sia affidata la funzione di “Monitoraggio della formazione delle figure professionali, anche di Enti in convenzione, operanti nel 118 con report informativo al CREU”, attualmente questo non viene effettuato ed il centro di formazione non è operativo. Il personale non sanitario presente sui mezzi di soccorso (autisti, soccorritori) viene formato dalle sedi locali senza un programma condiviso che garantisca livelli standardizzati ed uniformati di formazione.
- Punti Blu; DAE e BLSD: ad oggi tutta l’attività inerenti Punti Blu, DAE e certificazioni BLSD regionali è ferma, mentre il PEU prevede, sempre al succitato punto, che la SORES abbia la funzione di “Controllo e gestione della rete dei defibrillatori automatici esterni (DAE) dei punti blu presenti sul territorio” Attualmente esistono sul territorio regionale defibrillatori semi-automatici disponibili all’uso da parte della cittadinanza di cui la SORES non è a conoscenza, con l’evidente rischio di mancato utilizzo in caso di arresto cardiaco in luogo pubblico.
- Stampa: non è mai stata effettuata, nonostante l’avessimo chiesta più volte, una conferenza stampa con i giornalisti (giornali, radio, TV) per spiegare una volta per tutte il funzionamento NUE112/SORES al fine di evitare la diffusione di notizie fuorvianti.
Non è mai stata soddisfatta neanche l’evidente necesità di un addetto stampa dedicato alla SORES, per: promozione delle attività della SORES replica immediata a contenuti offensivi, non rispondenti alla realtà e calunnie su mass-media e social-media
- Tecnologia: disponiamo di hardware e software ancora inaffidabili:
- i tablet posizionati sui mezzi di soccorso non sono affidabili in modalità navigazione;
- il sistema radio produce comunicazioni spesso distorte con i mezzi su gomma, quasi inintelligibile con l’elicottero;
- il software gestionale è ancora lento in alcune funzioni e periodicamente va in crash;
- il software telefonico spesso si blocca causando un potenziale rischio nell’allertamento dei mezzi di soccorso;
- obsolescenza e carenza di alcuni strumenti (manca il 4° monitor nelle postazioni di gestione mezzi per la visualizzazione della posizione dei mezzi di soccorso sulla mappa)
- mancato allineamento dei data-base di NUE112 e SORES: l’Infermiere SORES spesso deve riscrivere l’indirizzo del luogo dove inviare i mezzi di soccorso perché il data-base SORES è diverso da quello utilizzato dal NUE, con conseguente rischio di errore, assunzione di responsabilità anche sull’individuazione del target (che dovrebbe essere compito istituzionale del NUE112 e, non ultima, perdita di tempo).
- Sede inadeguata per ospitare una Centrale Operativa Regionale:
La scelta di ospitare la SORES all’interno dell’edificio della Protezione Civile non si è rivelata ottimale per diversi aspetti:
? impossibilità di impedire l’accesso alla sala operativa ai non addetti ai lavori (liberamente accessibile a chiunque si trovi all’interno della Protezione Civile)
? mancanza di illuminazione naturale (la Sala Operativa ha degli oscuranti fissi alle finestre, per cui gli Infermieri lavorano anche 12 ore senza luce naturale)
? mancanza di locali adeguati per i momenti di pausa previsti
? promiscuità degli spogliatoi con dimensioni insufficienti.
- Sede inadeguata postazione ambulanza San Giorgio di Nogaro: dal giorno 31 marzo 2018 il personale SORES presta servizio in ambulanza con turnazione (08-20) presso la sede della Misericordia prima, Protezione Civile San Giorgio di Nogaro poi, senza avere una propria sede. La stanza è condivisa non solo con l’equipaggio, ma anche con il personale titolare della sede. Non essendoci un computer, il personale non ha la possibilità di inserire le schede mediche (obbligatorio per i flussi ministeriale EMUR). Non è prevista la possibilità di tenere una scorta di farmaci visto la condivisione con personale non addetto ai lavori. Non è previsto uno spogliatoio ed un armadietto personale suddiviso in due scoparti (sporco/pulito) dove lasciare le divise di lavoro. Non è previsto un servizio di pulizia.