La Dott.ssa Maria Corvino Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli I Centro, ne è profondamente convinta: il reato di demansionamento degli infermieri non esiste, anzi secondo le sue concezioni (errate!), per gli infermieri potrebbe configurarsi il reato di omissione a fronte della necessità di soddisfacimento di un qualsiasi bisogno espresso dall’utenza. Una comunicazione shock
( prot.0120025 del 05/06/2020) indirizzata a tutti gli infermieri e coordinatori dell’ASL Napoli Centro I in questi giorni, che destabilizza il clima organizzativo dell’intera struttura, già molto provata per l’evento pandemico Sars-Cov2, tutt’ora in fase di stretta osservazione da parte di tutto il personale sanitario.
Nella disposizione inoltrata dalla Direzione Sanitaria si esortano gli infermieri ad occuparsi oltre che delle loro attività in competenza del profilo professionale anche per quelle attinenti all’igiene del paziente, all’igiene ambientale e alle funzioni domestico alberghiere.
Immediata la reazione di biasimo e diffida della Segreteria territoriale Nursind di Napoli (lettera allegata). Marco Esposito Nursind Napoli ha chiarito alcuni concetti giuridici forse alla Direzione Sanitaria sconosciuti.
- L’attività infermieristica è disciplinata dal D.M. 739/94 ed è quindi professionista sanitario NON AUSILIARO per cui la L.3/2018 impone l’obbligo ad essere iscritti all’Ordine Professionale (cosa non prevista per OSS, ausiliari, amministrativi, ecc.)
- La categoria professionale contrattuale è inquadrata nel ruolo D e con specifico profilo CPSI.
- La responsabilità giuridica ed etica, attiene all’attività svolta nel proprio profilo professionale che gli consente di valutare autonomamente i bisogni assistenziali del paziente ed eventualmente attribuirli, in ragione della rilevanza e complessità, ad altro personale tecnico e/o ausiliario.
Quindi la piena responsabilità delle segnalazioni e disservizi segnalati dall’utenza in ordine a carenze assistenziali domestico alberghiere ed igieniche è totalmente a carico dell’ASL Napoli Centro I, che in questi anni nonostante le numerose segnalazioni da parte del sindacato Nursind, non si è mai preoccupata di predisporre un’adeguata dotazione organica ne di personale infermieristico ne dell’altrettanto indispensabile personale a sostegno dell’accudimento necessario all’utenza.
L’infermiere, purtroppo pur essendo un “eroe”, non possiede capacità sovraumane, non si può all’occorrenza triplicare per sostituire il lavoro svolto dal personale in carenza, oppure assente per malattia e ferie.
La prassi del demansionamento istituzionalizzato dalle aziende sanitarie è un grave problema di malasanità perpetrato dalle aziende nei confronti dei cittadini. Perché è impossibile erogare cure di qualità, ottenere esiti positivi di salute e sicurezza per i pazienti senza il numero adeguato di personale e figure specifiche preposte alle varie attività.
Inoltre la Giurisprudenza di merito ha già sancito il demansionamento come una vera e propria mortificazione del lavoratore, lesiva della sua dignità e immagine personale e professionale (Sentenza Trib. Lavoro Cagliari n.1302/2015; Trib. Lav. Caltanissetta n.52/2017; Corte Appello Cagliari n.188/2016 e n. 192/2016; Trib. Lav. Brindisi n.1306/2017; Trib. Lav. Roma n. 6954/2019).
Ed il NurSind è sempre pronto a sostenere in giudizio le ragioni e i diritti dei lavoratori
Segreteria NurSind Napoli
Marco Esposito