Iniziative giurisdizionali finalizzate ad ottenere un indennizzo per i mancati rinnovi contrattuali
LE NUOVE DATE DELLE UDIENZE DEI 5 RICORSI PILOTA PRESENTATI NEI TRIBUNALI ITALIANI
Si riporta qui di seguito il Comunicato CGS n.17 con cui la Confederazione ha fatto il punto sulle iniziative prese in relazione al “ricorso alla CEDU”.
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La CGS prosegue nella sua azione finalizzata a far ottenere ai lavoratori che hanno aderito all’iniziativa del “ricorso alla CEDU” un indennizzo per i mancati rinnovi contrattuali per il periodo 2010 – 2015 (fino al 30 luglio 2015).
Riportiamo di seguito quanto comunicatoci dai nostri legali in merito alle prossime date di udienze nelle quali verranno discussi i ricorsi pilota presentati:
Tribunale di Firenze – R.G. 1785/2017 – giudice: dott. Taiti
Fissata la prima udienza all’11 aprile 2018
Tribunale di Foggia – R.G. 4347/2017 – giudice: dott. Simonelli
All’udienza del 16 novembre 2017 è stata rinviata la discussione al 12 aprile 2018
Tribunale di – Napoli – R.G. 14351/2017 – giudice: dott. Pellecchia
All’udienza del 10 gennaio 2018 è stata rinviata la discussione al 18 aprile 2018
Tribunale di Roma – R.G. 21662/2017 – giudice: dott. Conte
All’udienza del 30 novembre 2017 è stata rinviata la discussione al 19 aprile 2018
Tribunale di – Ravenna – R.G. 618/2017 – giudice: dott. Bernardi
All’udienza del 14 dicembre 2017 è stata rinviata la discussione al 12 febbraio 2019
Rammentiamo che con i suddetti ricorsi abbiamo presentato una ampio spettro di domande, che, partendo dal blocco della contrattazione introdotto dal D.L. 78/2010 e dal conseguente “impoverimento” dei pubblici dipendenti, spazia dalla violazione dei principi in materia di efficacia delle sentenze della Corte Costituzionale, in ordine alla inapplicabilità delle disposizioni dichiarate incostituzionali, alla violazione di “diritti civili” e dei “diritti pecuniari” ed alla conseguente violazione del diritto di proprietà come interpretato dalla CEDU, al risarcimento del danno “comunitario” derivante dal prolungato ed irragionevole blocco delle relazioni sindacali.
Da ultimo, confidando che i giudici aditi riconoscano, come riteniamo debbano riconoscere, la legittimazione dei singoli lavoratori in quanto titolari del diritto individuale (ad esercizio “collettivo”) alla contrattazione ed a che le proprie organizzazioni contrattino la “giusta retribuzione”, nei ricorsi è stata formulata anche una domanda diretta ad ottenere la stipula del CCNL per diversi periodi e, da ultimo e, comunque, per il periodo di sei mesi dalla pubblicazione in G.U. della sentenza della Corte Costituzionale 178 del 2015 e fino alla fine del 2015.
Ed infatti, anche se è stata la stessa Corte Costituzionale a dichiarare la illegittimità del blocco della contrattazione soltanto per il futuro, non di meno le norme incostituzionali che avevano bloccato la contrattazione non potevano essere applicate dal giorno successivo (30 luglio 2015) alla pubblicazione in G.U. della predetta sentenza.
In ragione di ciò abbiamo dunque chiesto anche l’accertamento del diritto a che si dia corso alla stipula del contratto per il secondo semestre del 2015.
La Segreteria Generale FLP
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