Una nuova ala ospedaliera, dotata di 18 posti letto, ha visto la luce presso l’Ospedale San Camillo di Roma. L’inaugurazione, tenutasi nella mattinata di venerdì 1°marzo, ha animato il primo piano del padiglione Maroncelli, facente parte dell’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini. Tra i presenti, illustri figure come il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il direttore generale Narciso Mostarda, hanno dato il loro contributo all’evento.
Questo nuovo reparto, gestito interamente dal personale infermieristico, è stato concepito per accogliere pazienti adulti provenienti dalle Unità di degenza acuta. Esso si rivolge principalmente a soggetti clinicamente stabili, i quali non necessitano di un alto grado di assistenza tecnologica o della continua presenza di un medico. Si tratta di pazienti che presentano una parziale o totale non autosufficienza, talvolta temporanea, o che sono affetti da patologie croniche degenerative che non permettono un immediato trasferimento in altre strutture o presso il proprio domicilio.
Il segretario territoriale NurSind Roma, Stefano Barone, ha sottolineato l’impegno dell’Ugi nel promuovere l’integrazione tra le strutture ospedaliere e il territorio al fine di garantire una continuità assistenziale ottimale. Tale iniziativa mira anche a migliorare l’efficienza nell’utilizzo dei posti letto, riducendo nel contempo gli accessi al Pronto Soccorso per ricoveri ripetuti. Barone ha evidenziato l’importanza di questa misura, concentrandosi soprattutto sull’alto numero di pazienti costretti ad attese prolungate all’interno del Pronto Soccorso, a volte protrattesi per ore o giorni.”
Stefano Barone ha scritto in un post Facebook: È un orgoglio per noi riaprire il reparto a gestione infermieristica del San Camillo, reparto che era stato chiuso sotto Covid.
- Si tratta di una buona notizia per i cittadini romani, ma anche per gli infermieri che vedono valorizzare la loro professione.
- Quello che si inaugura oggi non è un semplice reparto bensì un modello che può e deve fare scuola nel resto del Lazio e in tutta Italia.
- Diamo atto al Presidente Rocca e alla direzione generale del S. Camillo di aver mantenuto un impegno preso durante la campagna elettorale e di aver quindi compreso le ricadute positive che questa nuova unità potrà avere su tutto il sistema sanitario cittadino, sia in termini di connessione tra ospedale e territorio, sia in termini di riduzione della spesa.
- Questa è senza dubbio una scelta che permetterà finalmente di mettere al centro la figura dell’infermiere, ed è una decisione che inciderà positivamente sulla disponibilità di posti letto, grazie alla riduzione dei giorni di ricovero nei vari reparti specialistici, con la possibilità di seguire al meglio i pazienti cronici. Sarà inoltre una ‘boccata d’ossigeno’ per il pronto soccorso che proprio grazie a questa nuova unità avrà un migliore deflusso di pazienti.
Marialuisa Asta
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