La presidente della Federazione, Barbara Mangiacavalli, è stata audita in commissione Lavoro alla Camera: “Occorre anche prevedere misure per lo sviluppo economico e di carriera della professione”
Inserire quello dell’infermiere tra i lavori usuranti. E’ questa una delle proposte avanzate dalla Fnopi, audita in Parlamento nell’ambito dell’esame del ddl Lavoro. “Apprezziamo il disegno di legge del governo in materia di lavoro. Il Paese sta vivendo un momento storico che vede a rischio la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale e il mutato quadro socio sanitario non consente agli infermieri di operare in modo appropriato per dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini”, ha detto la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli. “La Federazione intende contribuire al dibattito con alcune proposte per valorizzare la professione – ha spiegato – prima fra tutte l’inserimento dell’attività dell’infermiere tra i lavori ‘usuranti’ poiché sempre più esposti alla sindrome da burnout e a situazioni di particolare sovraccarico”.
Inoltre, ha proseguito, “riteniamo che la selezione del personale necessiti di criteri innovativi adatti a individuare soggetti capaci di rispondere alle specifiche esigenze, al di là del bagaglio conoscitivo ed esperienziale, così come auspichiamo modelli organizzativi per favorire la conciliazione tra vita privata e professionale a favore delle infermiere quali l’istituzione di servizi per l’infanzia, asili nido, all’interno delle aziende sanitarie”.
Secondo Mangiacavalli, “infine occorre prevedere misure per lo sviluppo economico e di carriera della professione perché sia maggiormente attrattiva per i giovani, con la massima equità e parità di accesso e progressione tra generi. Non è più rinviabile l’abbattimento delle differenze retributive all’interno dei differenti contratti di lavoro tra pubblico e privato, a parità di responsabilità, funzioni e competenze”.
Di NS