Sicuramente ci aspettavamo di più dalle riunioni che si sono tenute nella serata del 3 e 4 maggio presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze a seguito della proclamazione dello stato di agitazione e della giornata di mobilitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate del 20 aprile 2017.
Sul più volte prospettato intervento normativo, volto a riformare le agenzie fiscali, le linee guida presentate dal Consigliere Vieri Ceriani appaiono ancora permeate dal prevalere dell’utilizzo dello strumento normativo su quello negoziale, caratterizzate rispetto alle politiche del personale, come avvenuto in questi anni, da un approccio riduttivo e mirato sostanzialmente solo alle modalità di accesso dall’interno alla dirigenza e dal rafforzamento dell’istituto delle posizioni organizzative, senza un correlato ed organico piano di sviluppo e riconoscimento delle professionalità di tutto il personale.
Lo stesso strumento normativo, pur enfatizzato in questi giorni dalla stampa, non appare di immediata realizzazione essendo affidato ad un disegno di legge di iniziativa parlamentare la cui riuscita, visti i ristretti tempi della legislatura ed il clima intorno alla macchina fiscale, appare assolutamente problematico.
In ogni caso, essendo assolutamente necessario mettere mano all’organizzazione della macchina fiscale, in una fase di estrema delicatezza connessa tra l’altro all’imminente nascita di Agenzia Entrate – Riscossione, le scriventi hanno ribadito la necessità di adeguare le Agenzie al nuovo scenario, a partire da una rinnovata autonomia organizzativa, gestionale e finanziaria che permetta di superare i vincoli e le pastoie burocratiche frapposte e garantire adeguati sviluppi economici e professionali al personale, in linea con i compiti a cui sono chiamati.
Rivendichiamo una riforma organica e non frammentaria, e continueremo a svolgere il nostro ruolo, non solo nella sede attivata ma, non appena sarà depositato il disegno di legge ed il suo testo integrale, anche presso le Commissioni Parlamentari e nelle altre sedi istituzionali.
Sulla stabilizzazione della quota incentivante necessaria, a partire dalla Convenzione 2017, a garantire l’utilizzo di risorse certe e stabili per le procedure di sviluppo economico alle Entrate, altrimenti come è noto fortemente a rischio, registriamo un sostanziale accoglimento della nostra richiesta da parte dell’Autorità politica, anche se permangono resistenze e rigidità nei settori della Ragioneria generale dello Stato.
Sappiamo bene che la vertenza deve fare i conti non solo con una legislatura ormai quasi al termine, ma soprattutto con l’imminente scadenza dei contratti dei Direttori delle Agenzie, che rende tutto maledettamente più precario e in salita; ma deve essere chiaro a tutti che proprio la particolarità della situazione comporta un impegno, una vigilanza ed un’attenzione diversa e superiore.
Questo quindi non ci fermerà.
Il confronto con l’Autorità Politica proseguirà il 16 maggio e per noi quella è la data limite nella quale dovranno trovarsi le soluzioni definitive alla questione risorse e comma 165.
Nel frattempo manteniamo lo stato di agitazione e nelle prossime ore valuteremo le eventuali, ulteriori azioni, a sostegno della vertenza.
Roma, 5 maggio 2017
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