Il NurSind Campania da anni denuncia le condizioni drammatiche in cui versano i Pronto Soccorso della Regione ridotti, negli ultimi tempi, a delle vere e proprie astanterie infernali.
Nel luglio scorso il NurSind Campania aveva presentato un esposto al Ministero della Salute, chiedendo di verificare per quale inspiegabile motivo la Regione Campania non avesse ancora recepito le Linee di Indirizzo Nazionali sul Triage Intraospedaliero, sugli OBI e sullo sviluppo dei Piani di Gestione del Sovraffollamento dei Pronto Soccorso siglati il 1° agosto 2019 dalla Conferenza Stato-Regioni.
In concomitanza il Presidente della Regione De Luca ha annunciato in diretta TV una rivoluzione organizzativa dei Pronto Soccorso che partirà in autunno.
“Siamo lieti che il Presidente De Luca si sia reso conto della realtà drammatica in cui versano tutti i PS della nostra Regione e che, dopo anni di denunce e interpelli da parte della nostra Organizzazione Sindacale, finalmente ora prometta l’adozione di interventi urgenti”, commenta Antonio Eliseo, coordinatore regionale NurSind Campania.
Eliseo fa una lunga lista di alcuni dati drammatici relativamente alle criticità gestionali che hanno aggravato, in questi anni, la crisi dei nostri Pronto Soccorso; eccone alcune:
- nessuna Azienda della Campania ha adottato dei piani di gestione del sovraffollamento dei Pronto Soccorso
- sistemi informatici di molte Aziende risultano essere obsoleti e non sono stati aggiornati; non risultano attivi gli indicatori algoritmici NEDOCS per monitorare il sovraffollamento dei PS;
- si registrano gravi criticità nella disponibilità quotidiana di posti letto per i Pronto Soccorso; in molte Aziende non sono monitorati i tempi medi di degenza dei pazienti nelle varie unità operative;
- le Osservazioni Brevi Intensive (OBI), in molte Aziende, non risultano attive;
- si riscontra disomogeneità nell’introduzione dei 5 codici numerici (o a colori) per il triage intraospedaliero;
- la Campania registra un rapporto tra posti letto per acuti / post acuti ogni 1000 abitanti tra i peggiori d’Europa, alla pari di nazioni come il Libano;
- nei PS campani si registrano quotidianamente vili episodi di aggressioni verbali e fisiche ai danni degli operatori sanitari;
- in molti PS della Campania, nonostante lo stanziamento di fondi statali nel 2020, non sono stati effettuati i lavori di ristrutturazione e si registrano tutt’ora criticità e promiscuità nei percorsi sporco/pulito;
- i Medici fuggono dai PS (così come sta avvenendo in tutta Italia) ma la Campania purtroppo sconta già anni di commissariamento con 10mila unità di personale sanitario in meno rispetto ad altre Regioni;
- la Medicina Territoriale è stata completamente annientata dalle gestioni fallimentari delle ASL Campane.
Marialuisa Asta
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