La scuola cambia per decreto, ma in questi giorni il Senato potrebbe mettere qualche toppa al contestato provvedimento del governo per decidere come funzioneranno due asset fondamentali per il futuro della scuola italiana: reclutamento e formazione degli insegnanti.
Le “proposte” sono contenute in quattro articoli che vanno dal 44 al 47 del PNRR e mirano a modificare il profilo degli attuali e dei futuri insegnanti, in che modo verranno formati, come si aggiorneranno, come saranno selezionati. Vediamo nello specifico le principali novità.
L’articolo 44 riguarda la “Formazione iniziale e continua dei docenti delle scuole secondarie”. È introdotto un nuovo percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione. Il sistema prevede un percorso universitario abilitante con prova finale corrispondente a 60 CFU; un concorso pubblico nazionale; un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva. È previsto inoltre un percorso triennale di formazione in servizio incentivata e valutazione degli insegnanti al termine del quale si può conseguire una incentivazione stabilita dalla contrattazione collettiva nazionale.
Sarà istituita la Scuola di alta formazione che, con la collaborazione di Invalsi e Indire, gestirà le attività di formazione destinate non solo ai docenti, ma anche ai dirigenti e al personale amministrativo.
L’articolo 45 prevede uno stanziamento per la valorizzazione del personale docente, che terrà conto degli anni di permanenza dell’insegnante nella stessa istituzione scolastica e della residenza in luogo diverso da quello della sede di servizio.
L’articolo 46 apporta alcune modifiche alle procedure concorsuali, si sostituiscono i quesiti a risposta multipla con una prova strutturata e con più quesiti a risposta aperta.
Infine l’articolo 47 individua un numero di 85 tra docenti e assistenti amministrativi e tre dirigenti scolastici da porre in posizione di comando presso l’Amministrazione centrale e presso gli Uffici scolastici regionali per la costituzione del Gruppo di supporto alle scuole per gli interventi sulla digitalizzazione.
Cesario Oliva
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