Il CSPI nella seduta del 17 novembre 2021 ha in modo abbastanza esplicito espresso un parere negativo sul “Piano nazionale di innovazione ordinamentale per l’ampliamento e l’adeguamento della sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado“.
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Precedenti
Già nel maggio del 2017 e successivamente nel 2018 il CSPI aveva espresso la necessità di “una regia nazionale, di un’organica proposta metodologico – didattica supportata da validi criteri di selezione del campione rappresentativo e di strumenti di verifica e valutazione condivisi”;
Parere
Il CSPI conferma quanto espresso precedentemente e sullo schema del decreto volto ad ampliare il numero delle scuole sperimentali esprime parere negativo per i seguenti motivi:
- Manca un collegamento organico tra la previsione dell’ampliamento dei quadriennali e il complessivo intervento normativo sulla Riforma del sistema di orientamento.
- L’ampliamento della sperimentazione non è basato su elementi di riscontro certi e chiari tali da poter fornire dati utili alle conseguenti decisioni politiche e alle ricadute ordinamentali;
- La proposta avanzata nel decreto appare come un’implicita prefigurazione della futura riforma non suffragata dalla valutazione degli esiti della sperimentazione in atto.
- L’ampliamento della sperimentazione in atto non tiene conto delle attività di orientamento finalizzate alle iscrizioni per l’anno scolastico 2022/23.
Rischi
Attuare quanto previsto dal decreto, senza prevedere un’attenta rimodulazione dei curricoli, rappresenta un rischio concreto di considerare la proposta di estensione della sperimentazione come una semplicistica abbreviazione dei percorsi di studi.
FONTE: TECNICA DELLA SCUOLA (LINK: https://www.tecnicadellascuola.it/sperimentazione-quadriennale-degli-istituti-di-secondo-grado-il-parere-del-cspi)
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