A più di otto mesi dall’inizio della pandemia Covid-19, gli infermieri e gli altri operatori sanitari sono ancora esposti al virus, si infettano e muoiono. A settembre, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha riferito che il 14% dei casi di Covid-19 nel mondo riguarda gli operatori sanitari, e in alcuni paesi si raggiunge il 35%. Migliaia di operatori sanitari sono morti a causa del Covid-19 in tutto il mondo – a lanciare l’allarme è il Global Nurses United-Gnu, che il 10 novembre, in un webinar al quale hanno partecipato i più grandi sindacati infermieristici del mondo, tra cui NurSind con la presenza di Andrea Bottega e dei segretari territoriali, i rappresentati aderenti hanno deciso di inviare una lettera all’OMS, chiedendo urgentemente che rafforzi immediatamente la sua guida inerente il Covid-19 per proteggere gli infermieri, altri operatori sanitari e la popolazione.
Le richieste di GNU rivolte all’OMS
GNU esorta l’OMS ad affrontare i seguenti problemi:
- Rafforzare le raccomandazioni sui DPI per gli operatori sanitari che si prendono cura dei pazienti con Covid-19. Il DPI ottimale per Covid-19 include un certificato NIOSH (o equivalente) respiratore purificatore d’aria alimentato (PAPR), tute che incorporano la testa e rivestimenti per scarpe, conformi agli standard per l’impermeabilità virale e guanti di grado medico.
- Cancellare tutte le raccomandazioni che affermano che gli operatori sanitari non hanno bisogno di indossare DPI se rimangono ad almeno un metro dai pazienti Covid-19.
- Annullare tutte le raccomandazioni che i datori di lavoro sanitari dovrebbero prendere in considerazione per limitare l’uso dei DPI”solo se a diretto stretto contatto con il paziente o quando si tocca l’ambiente”. È inconcepibile entrare nella stanza di un paziente affetto da malattie infettive senza il DPI completo.
- Annullare qualsiasi raccomandazione rivolta alle strutture sanitarie affinché “decontaminino” e riutilizzino N95respiratori e altri DPI monouso.
Marialuisa Asta
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