A cura di FGU – Federazione Gilda Unams
D: Quali sono le misure che la scuola deve adottare se alla ripresa delle attività scolastiche si verificassero casi di sospetta positività COVID-19 per una/un alunna/o?
Maria, Napoli
R: Chi si accorge di un caso sintomatico durante le attività scolastiche deve avvisare il Referente scolastico per COVID-19 presente in ogni scuola, il quale farà avvertire immediatamente i genitori/tutore legale. L’alunno deve essere dotato di una mascherina chirurgica (se maggiore di sei anni) e ospitato in una stanza dedicata dove sarà necessario procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea, da parte del personale scolastico individuato, mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto. Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e indossare la mascherina chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore/tutore legale. I genitori devono contattare il Pediatra o il Medico di base per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso.
Tutte le misure da adottare sono contenute nel Rapporto dell’Istituto Superiore Sanità COVID-19 n. 58/2020 “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS CoV 2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”. Inoltre, il Ministero dell’Istruzione ha previsto un help desk per le scuole, un servizio dedicato per richiedere assistenza e un numero verde 800.90.30.80, attivo dal 24 agosto, dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00, con funzioni di front office, per raccogliere quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza e fornire assistenza e supporto operativo anche di carattere amministrativo.