Lo scorso 27 luglio la FLP ha organizzato, nella ormai consueta modalità telematica, insieme a Consenso Europa – business unit del gruppo Hdrà, un interessante dibattito intitolato “Riorganizzare il pubblico per rilanciare il privato”.
Al Digital Debate hanno preso parte, oltre al Segretario Generale FLP Marco Carlomagno, il Ministro della Pubblica Amministrazione On. Fabiana Dadone, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato Sen. Mauro Coltorti e il Presidente dell’Aran Cons. Antonio Naddeo. A moderare, Pietro Salvatori, giornalista dell’Huffington Post.
Il Ministro Dadone ha posto l’accento sulla rivoluzione dello smart working: “La nostra volontà – ha dichiarato – è quella di andare avanti, con i dovuti adattamenti, con l’esperienza del lavoro agile: può diventare la vera svolta per la Pubblica Amministrazione, sia sul piano organizzativo che su quello della contrattazione. L’appello che faccio ai dirigenti è di non arroccarsi nella paura del nuovo. Vogliamo arrivare a gennaio 2021 con il 50% dei lavoratori pubblici che possono svolgere le loro mansioni da remoto posti in lavoro agile”.
Secondo Marco Carlomagno “Serve una visione strategica: la PA deve diventare il propulsore per il rilancio del sistema economico e produttivo del Paese”. Ma per realizzare questo obiettivo occorre affrontare tre temi fondamentali: la riorganizzazione del lavoro, che deve essere svolto per obiettivi, passando dal semplice adempimento burocratico ad una logica di risultati; l’innovazione digitale, intesa non solo come investimenti in tecnologia, ma anche e soprattutto nelle persone: assumere nuovo personale, più giovane, e garantire la necessaria formazione continua; e infine i rinnovi dei contratti per i dipendenti pubblici, che non devono riguardare solamente i trattamenti economici, ma che devono essere l’opportunità per rinnovare completamente la struttura di salario basandola sui risultati e non sulla presenza in ufficio.
Per il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini è fondamentale la formazione continua perché “anche la migliore delle leggi per essere attuata ha bisogno che le donne e gli uomini che lavorano nella PA siano messi nelle condizioni di attuarla”. Ruffini ha proseguito poi dichiarando che “le leggi sono troppe, la semplificazione del fisco passa necessariamente dalla semplificazione normativa, ma questo non può prescindere dalla formazione perché una norma non può semplificare se non si danno gli strumenti adatti a chi deve applicare questa norma”.
Lo smart working è strettamente legato alla semplificazione. Su questo punto il presidente di ARAN, Antonio Naddeo, ha voluto incentrare il suo intervento, sostenendo che “la migliore norma in termini di semplificazione è stata adottata proprio durante l’epidemia: in pochi commi ha permesso a milioni di lavoratori della PA di lavorare da remoto. Ora però va superata l’emergenza e regolati gli strumenti da un punto di vista contrattuale”.
Molto interessante e apprezzato è stato infine anche l’intervento del senatore Mauro Coltorti, che ha affermato: “molte delle norme inserite nel DL Semplificazioni servono ad accorciare i tempi ed essere sicuri che gli appalti partano e contribuiscano a generare economia di sostegno al mondo del lavoro ed è stato fatto un grande sforzo per rendere immediata la disponibilità dei fondi che devono essere riversati nel mondo dell’economia reale”.
Roberto Sperandini
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