Il disegno di legge, che consta di soli due articoli, vuole introdurre nella legge 120/2007, recante “Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria” l’attività libero professionale intramuraria anche per le professioni sanitarie di cui alla legge 43/2006 che reca disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione. Il testo prevede anche una clausola di invarianza finanziaria. IL TESTO
09 LUG – “Oggi si registra l’assenza di norme che consentano al personale delle professioni sanitarie non mediche, come già accade per i medici, di svolgere attività libero professionale a latere del loro rapporto di lavoro in qualità di dipendenti della pubblica amministrazione. Questa peculiare condizione ha dato vita ad un mercato di prestazioni sanitarie per buona parte sommerso, destinato a crescere sempre di più a causa delle cronicità in costante aumento e della domanda che proviene dalle famiglie con un non autosufficiente a carico (920mila), per non parlare dei 2,5 milioni di famiglie con minori”.
Queste la premesse da cui muove il disegno di legge a prima firma Pierpaolo Sileri (M5S), presentato oggi a Roma, che punta ad estendere l’attività libero professionale intramoenia a tutte le professioni sanitarie.
“Mi auguro di riuscire a calendarizzare presto questo disegno di legge e di ottenere la sede redigente per velocizzarne l’approvazione – ha spiegato -. È un argomento che avevo a cuore già prima di diventare senatore: mi sono sempre chiesto perché noi medici possiamo svolgere attività in intramoenia e non c’è invece nessuna forma prevista per il personale infermieristico. Con questo provvedimento, dunque, vogliamo consentire ai professionisti della sanità, non medici, di lavorare in intramoenia. Il sistema sanitario ha bisogno di un ammodernamento e, negli ultimi anni, il personale sanitario ha ricevuto meno dallo Stato rispetto a quanto ha dato. Questo è un trend da invertire perché la sanità può migliorare e ripartire solo puntando sulle persone che ci lavorano”.
Il disegno di legge, che consta di soli due articoli, vuole introdurre nella legge 3 agosto 2007, n. 120, recante ” Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria” l’attività libero professionale intramuraria anche per le professioni sanitarie di cui alla legge 1 febbraio 2006, n.43 che reca disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione.
Nello specifico l’articolo 1 modifica la legge 3 agosto 2007, n. 120 ed estende agli operatori delle professioni sanitarie che prestano la propria attività in regime di lavoro dipendente a tempo pieno o parziale presso strutture sanitarie pubbliche la possibilità di esercitare l’attività libero-professionale anche intramuraria.
L’articolo 2 reca invece una clausola di invarianza finanziaria.
“Con il presente provvedimento – si legge nella relazione illustrativa – si completa il processo di valorizzazione dell’infermiere e delle altre professioni sanitarie che devono diventare attori del servizio intramoenia in team assistenziale per poter godere di una loro esclusività, un loro tariffario e costruire un rapporto di fiducia con il paziente”.
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