La carenza di personale infermieristico negli Ospedali Marchigiani ormai è fuori controllo e la Regione Marche finora ha fatto solo promesse. La realtà della sanità Marchigiana è sotto gli occhi di tutti, gli infermieri sono allo stremo, riposi saltati il sistema delle reperibilità nelle sale operatorie fuori controllo, pronti soccorso colmi e con personale ridotto all’osso. Inosservate in molte occasioni le Leggi vigenti come quella delle 11 ore di riposo continue tra un turno e l’altro. Nemmeno è rispettata la riduzione dei posti letto nei reparti, solo gli infermieri sono diminuiti e quelli presenti vedono carichi di lavoro aumentati.
Il Nursind Marche, ha proposto modifiche alle linee d’indirizzo regionali per la rideterminazione delle dotazioni organiche. In particolare si chiede di elevare i coefficienti di calcolo per ogni unità operativa e quindi aumentare unità di operatori per posto letto, è stato provato da recenti ricerche scientifiche che, un’assistenza di qualità è garantita da un rapporto Infermieri/ pazienti di 1 a 6-7 e non di 1 a 20 come in molti reparti ospedalieri Marchigiani. Inoltre , il calcolo delle dotazioni organiche esclusivamente sul numero dei posti letto, non consente di quantificare in misura realistica le risorse necessarie che di fatto restano ampiamente sottostimate. In sostanza non si tiene conto delle assenze a vario titolo come i permessi della L.104, altri per motivi personali, malattie, congedi retribuiti per maternità, lunghe malattie, ecc., non sono quasi mai sostituite e gravano esclusivamente sul personale che rimane in servizio.
Solo aumentando il numero d’infermieri che prestano assistenza ai cittadini si riducono i rischi di errori, diminuiscono le infezioni ospedaliere e si riduce la spesa sanitaria pro-capite. Il punto cardine è aumentare i parametri su cui si calcolano le dotazioni organiche e assumere gli infermieri necessari , potenziare il numero di Oss (operatori socio sanitari ), eliminando così il subdolo demansionamento infermieristico, ovvero infermieri factotum che non riescono così a fornire ai cittadini tutta la loro competenza e professionalità.
La Regione Marche deve comprendere che investire sulle assunzioni d’infermieri, sviluppando progetti come l’infermiere di famiglia, sono strategie politiche lungimiranti vincenti. La situazione legata alla carenza di personale è nota alla Regione Marche e presto andrà aggravandosi con i pensionamenti della quota 100, stimiamo che il personale infermieristico in pensionamento entro l’anno 2019 potrebbe superare le 500 unità.
Considerata la grave situazione di precarietà al limite della sopportazione, per cittadini e infermieri, le Segreterie Nursind delle Marche sentono il dovere di segnalare lo stato in cui versa la sanità marchigiana. La responsabilità di eventuali eventi avversi e dell’aumento delle aggressioni verso i sanitari sono la conseguenza diretta di mancate politiche sanitarie in favore di assunzioni e incremento del personale.
Il Coordinatore Regionale Nursind Marche
Donato Mansueto
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