Roma, 12 giugno – “La nostra battaglia al fianco dei dottori di ricerca universitari non solo va avanti ma si rafforza. Ci costituiamo in giudizio al Tar del Lazio contro il precariato che li ha messi in ginocchio, a difesa dei loro diritti e della loro dignità.
Una questione che è stata rimessa anche alla Corte di Giustizia europea”. Lo afferma, in una nota, il segretario della Confederazione generale sindacale (Cgs), Rino Di Meglio, dopo il via libera alla Cgs arrivato dallo stesso Tribunale ammnistrativo.
Secondo la Confederazione, “non è più tollerabile che i ricercatori, nonostante costituiscano un tassello centrale della formazione, continuino ad essere privi di ogni forma di tutela.
E’ inaccettabile – continua il sindacato – che tale categoria possa rimanere precaria anche dopo il superamento di un concorso pubblico o dopo avere conseguito un’abilitazione nello specifico settore di insegnamento”.
Ecco perché, per Di Meglio, “non c’è ulteriore tempo da perdere: bisogna fare di tutto per sottrarre dal cono d’ombra i ricercatori.
Non basta riconoscerne a parole il ruolo che svolgono nelle nostre università ma servono fatti concreti per porre fine alle gravi omissioni che lo Stato continua a porre in essere nei confronti di lavoratori che sfrutta, senza offrire loro alcuna garanzia di stabilità”.
Ufficio stampa CGS – CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACALE
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