L’articolo 12 del CCNL 2016/2018 ha costituito la Commissione paritetica per la revisione del sistema contrattuale.
NurSind non partecipa al tavolo in quanto, con una norma impugnata dallo stesso, gli è impedito l’accesso ai tavoli perché non firmatario di un contratto penalizzante per la categoria infermieristica.
Gli infermieri oggi sono professionisti laureati, con percorsi post-laurea, che hanno l’obbligo di stipulare un’assicurazione per la rivalsa per la colpa grave, eppure l’inquadramento contrattuale è quello di una professione diplomata.
I tempi sono dunque maturi per chiedere la contrattazione separata e l’indennità di esclusività.
L’erogazione dell’indennità di esclusività, sino ad adesso, è stata estesa solo alla classe medica.
Per i dirigenti sanitari con rapporto di lavoro esclusivo, il citato d.lgs. n. 502/92, prevede anche uno specifico trattamento economico aggiuntivo per la definizione del quale rinviava ai contratti collettivi di lavoro. A tal fine i CCNL dell’8 giugno 2000 hanno istituito un particolare emolumento denominato “indennità di esclusività”, che rappresenta un istituto del tutto peculiare nell’ambito dell’impiego pubblico, che viene definito come “elemento distinto della retribuzione”. Essa è erogata per 13 mensilità ed è articolata in fasce che vengono conseguite a seguito del raggiungimento di una certa esperienza professionale e previa valutazione positiva.
Ai medici che scelgono quindi di svolgere la libera professione solo ed esclusivamente per l’azienda pubblica della quale sono dipendenti, viene corrisposta un’indennità che li compensa di tale rapporto.
Il NurSind chiede che anche per gli Infermieri vengano riconosciute pari opportunità.
Dott.ssa Marialuisa Asta
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