SENATO – Disegno di legge n. 1122 – deleghe miglioramento PA
Il 9 aprile scorso si è tenuta a Palazzo Carpegna l’audizione delle OO.SS. da parte della Commissione Lavoro del Senato sul d.d.l. n.122 (miglioramento della pubblica amministrazione). Tra le OO.SS. partecipanti anche FLP, con una delegazione guidata dal Segretario Generale Marco Carlomagno.
Nel suo intervento Carlomagno, condividendo la necessità di un incremento della produttività da parte delle PP.AA., si è mostrato aperto a discutere del decreto – che propone al Paese la terza riforma della PA in dieci anni – confrontandosi con il Governo sulla materia oggetto del disegno di legge soprattutto per quanto riguarda l’accesso al pubblico impiego, lo sblocco del turnover, la disciplina della dirigenza nonché la contrattazione.
Durante l’audizione FLP ha rivendicato il ruolo centrale che ha avuto nello sblocco dei contratti, riferendosi alla storica sentenza n.178/2015 con cui la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso presentato proprio dalla nostra Federazione.
“Non si possono portare avanti battaglie preconcette: come si può essere contrari allo sblocco dei vincoli assunzionali?” ha ribattuto Carlomagno agli altri interventi “Bisogna, invece, dire che non bastano le nuove assunzioni: serve prevedere un processo di affiancamento per evitare di disperdere le conoscenze e le esperienze dei lavoratori che andranno in pensione. Associata a una revisione dei metodi concorsuali per orientarli più sulle capacità che sulla nozionistica”.
E’ ormai noto che la PA italiana, oltre ad essere sotto organico, è la più vetusta dell’Unione Europea con un’età media dei lavoratori di 54 anni, che sale a 58 nel comparto delle Funzioni Centrali.
“Una PA efficiente dovrebbe non solo andare incontro ai bisogni dei cittadini, delle imprese e di tutto il sistema produttivo del Paese, ma anche organizzarsi in maniera tale da prevenirli” ha detto Carlomagno. “Le PP.AA. dovrebbero organizzarsi sulla base della declinazione dei principi contenuti nella Costituzione in difesa delle categorie più deboli. La semplificazione, l’efficientamento e l’armonizzazione delle PP.AA. devono necessariamente passare per una riduzione drastica della burocrazia, altrimenti l’avvento dell’era della digitalizzazione appesantirà ulteriormente l’apparato pubblico”.
Per FLP l’assenteismo è un malcostume che va combattuto perché macchia i lavoratori onesti, ma non si può nascondere che la questione dei “furbetti del cartellino” abbia un’incidenza relativa e che, una volta risolto, il vero problema di cosa far fare ai lavoratori resterà ancora lì e una valorizzazione del personale non può prescindere dalla formazione continua del personale che, pur essendo finanziata con l’1% della massa salariale, è praticamente inesistente.
Per quanto riguarda la dirigenza, FLP invita a domandarsi se l’accesso diretto sia un vero valore aggiunto per la PA o se, viceversa, non debba essere un punto di arrivo per chi, essendo già all’interno di un’amministrazione e avendone i giusti titoli, ha dimostrato di essere all’altezza del compito.
Mirko Novelli
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