Quando ormai quasi 4 anni fa la FLP stipulò un’assicurazione in favore dei propri iscritti, con condizioni trasparenti e gratuita in quanto inclusa nella ordinaria ritenuta sindacale, fece qualcosa di rivoluzionario per contrastare un mercato che si stava ormai consolidando: quello delle assicurazioni professionali a cui si accedeva iscrivendosi a un sindacato e poi pagando personalmente la polizza a un prezzo “convenzionato”.
La prima reazione sindacale di fronte a questa novità assoluta fu di sconcerto e di denigrazione. Ma poi, visto il successo dell’iniziativa, è finita che gli altri sindacati, come al solito, hanno iniziato a copiarci.
La FLP non ha come core business la vendita di polizze assicurative per fare iscritti bensì la tutela dei lavoratori, e infatti questa iniziativa non è stata presa guardando ai vantaggi che si potevano ottenere: si sarebbe potuta lanciare, ad esempio, a ridosso delle elezioni RSU, ma si è invece scelto di partire solamente quando sono maturate le condizioni migliori per fornire un servizio ulteriore e gratuito ai nostri iscritti. E non rinunciando a proseguire la battaglia affinché siano le amministrazioni a stipulare assicurazioni contro i rischi professionali, così come sempre sostenuto nelle nostre piattaforme rivendicative.
Ricordiamo che le nostre tutele, gratuite, prevedono tre settori di intervento:
- Responsabilità civile contro i rischi professionali con massimale di un milione di euro, senza nessuna franchigia con la copertura estesa ai 5 anni precedenti la decorrenza della polizza e ai dieci anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa;
- Spese legali, con un massimale di 60.000 euro all’anno e di 30.000 euro per sinistro;
- Infortuni sul lavoro, visto che ormai da qualche anno è stato abolito l’equo indennizzo precedentemente previsto.
Al link www.flp.it/aig è possibile trovare tutte le condizioni e il fascicolo informativo (contratto), una necessaria iniezione di trasparenza in un mondo nel quale spesso le informazioni più importanti sono di difficile accesso per il lavoratore medio, che spesso resta così poco consapevole dei suoi diritti.
Claudio Imperatore
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