Pensione anticipata con Quota 41, cosa prevede la riforma?
Tra le novità della Legge di Stabilità 2017 c’è la riforma delle pensioni, in particolare lepensioni a favore dei lavoratori precoci, i quali, dal 1° gennaio 2017, avranno la possibilità di accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi, grazie allaQuota 41.
Riforma pensioni: anticipo con quota 41
I punti cardine nel testo della riforma pensioni sono: Ape e Ape Social, Quota 41 e Quota 96, cumulo gratuito. Oltre ai criteri di pensione anticipata, la manovra finanziaria 2017 è attenta ad agevolare i lavoratori precoci con l’introduzione dellaQuota 41, che sarà disponibile per determinate categorie di lavoratori come gli addetti ailavori usuranti.
Si definisce lavoratore precoce chi ha lavorato prima dei 19 anni di età per almeno 12 mesi in modo effettivo.
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Cosa cambia con la legge di Stabilità per le pensioni precoci?
Con la legge di Stabilità 2017 è stata confermata la Quota 41 e il provvedimento riguarda alcune categorie particolari come gli addetti ai lavori usuranti.
La Quota 41 permette ai lavoratori precoci di anticipare i tempi attualmente previsti con la legge Fornero, cioè 42 anni di età e 10 mesi di contributi per gli uomini, mentre 41 anni per le donne. Nello specifico lo “sconto” della Quota 41 è pari a 10 mesi per le donne e di un anno e 10 mesi per gli uomini.
Quota 41: a quali categorie si estende?
Nella nuova manovra finanziaria 2017 le categorie dei lavoratori precoci, che possono beneficiare della Quota 41, devono essere ancora confermate, però alcune sembrano certe:
- lavoratori che assistono il coniuge o un parete di primo grado convivente con handicap;
- lavoratori con invalidità civile superiore o uguale al 74%;
- lavoratori che svolgono da almeno 6 anni continuativi attività lavorative usurati o gravose;
- lavoratori disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiamo concluso da almeno 3 mesi la prestazione per disoccupazione