L´appello del coordinatore nazionale al ministro Bussetti durante l´incontro svoltosi questa mattina al Miur
“Occorre restituire dignità economica e professionale ai docenti e smetterla di trattare il personale della scuola come figli di un dio minore rispetto al resto del pubblico impiego”.
E´ l´appello rivolto dal coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, Rino Di Meglio, al ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Marco Bussetti, durante l´incontro che si è svolto questa mattina al Miur sull´avvio dell´anno scolastico e la Legge di Bilancio 2019.
Sul fronte economico, Di Meglio non ha nascosto il timore di un ulteriore arretramento degli stipendi del personale scolastico in vista del rinnovo del CCNL: “Se si continuerà a seguire il criterio dell´aumento percentuale, i dipendenti della scuola, ovvero quelli con le retribuzioni più basse di tutto il pubblico impiego, saranno ancora una volta penalizzati: perciò – ha affermato il coordinatore nazionale della Gilda – serve un´opera di perequazione in grado di assicurare un maggiore equilibrio”.
Tra le questioni evidenziate a Bussetti, Di Meglio ha posto particolare accento sulla perdita di rispetto da parte di studenti e famiglie nei confronti degli insegnanti, un fenomeno che nello scorso anno scolastico ha generato un´impennata di aggressioni ai danni dei docenti. “Si tratta di una deriva figlia di una politica che ha svilito la funzione costituzionale della scuola, relegandola al rango di servizio pubblico a domanda. Per arginarla, bisogna tornare a focalizzare l´attenzione sulle principali caratteristiche di cui un bravo docente deve essere dotato, e cioè la conoscenza della disciplina da insegnare e la capacità di trasmettere conoscenza. Poniamo, dunque, un freno al dilagare dei progetti che troppo spesso rappresentano una perdita di tempo, non portano alcun beneficio agli studenti e intrappolano gli insegnanti tra carte e scartoffie, gravando ulteriormente il loro carico di incombenze burocratiche”.
“Ci auguriamo – ha concluso Di Meglio – che il Governo mantenga gli impegni assunti in campagna elettorale, primo fra tutti l´abolizione della chiamata diretta che avvilisce la professione docente”.
Roma, 29 agosto 2018
Ufficio stampa Gilda degli Insegnanti