Tutte le informazioni per andare in pensione con l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica. L’Inps nel messaggio numero 1604 fornisce le prime indicazioni sulle modalità di recupero del prestito
Uscire prima dal lavoro? Con l’anticipo pensionistico esiste una modalità che consente di andare in pensione prima di aver maturato l’età pensionabile. Lo strumento si chiama “Ape volontario“, e oggi dopo il via libera alle domande del prestito ponte, l’Inps nel messaggio numero 1604 fornisce le prime indicazioni sulle modalità di recupero del prestito e di attivazione del Fondo di garanzia per l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica.
“La restituzione del prestito, che è comunque coperto da una polizza assicurativa obbligatoria, avviene a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con rate di ammortamento mensili per una durata di 20 anni”.
Come si legge sul sito dell’Istituto di previdenza il piano di ammortamento “può subire variazioni per via dell’erogazione di un finanziamento supplementare; estinzione totale del finanziamento; estinzione parziale del finanziamento”.
Nel messaggio dell’Inps sono contenute alcune disamine tecniche da cui si evince come: la gestione del Fondo di garanzia istituito presso il ministero dell’economia è affidata all’INPS.
Tra le note tecniche si legge anche le modalita con cui l’Inps provvederà al recupero delle somme finanziate.
Il Gestore provvede al recupero nei confronti del soggetto finanziato o dei suoi eventuali eredi in unica soluzione e, in subordine con pagamento rateale nel limite temporale massimo di 36 mensilità.
Tra le modalità si legge tra l’altro come ci sia una minima tollarbilità per gli inadempimenti: il mancato pagamento di tre rate fa scattare in automatico la diffida
“Qualora il soggetto finanziato o suoi eventuali eredi risultassero inadempienti con il mancato pagamento di tre rate, anche se non consecutive, il Gestore notifica una diffida ad adempiere alle rate insolute con l’avvertimento che in caso di mancato pagamento nei 30 gg. successivi alla relativa ricezione si procederà all’emissione dell’avviso di addebito.”
Come andare in pensione prima
La domanda di anticipo pensionistico va presentata all’Inps attraverso il servizio online dell’Istituto di Previdenza. Sul sito è disponibile anche uno strumento che consente di simulare la rata del prestito, facendo così tutti i calcoli del caso. Nella domanda bisognerà indicare anche l’impresa a cui chiedere la copertura assicurativa. Si potrà estinguere anticipatamente il finanziamento con un indennizzo pari all’1 per cento
Che cosa è l’anticipo pensionistico
L’anticipo pensionistico è un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalle banche in convenzione con l’Inps, in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto. È riconosciuto in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2019.
Chi può andare in pensione con l’Ape
L’anticipo finanziario a garanzia pensionistica può essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi dall’accesso all’Ape i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
Il prestito-ponte per smettere di lavorare in anticipo può essere richiesto da chi ha più di 20 anni di contributi, 63 anni d’età e non oltre 3 anni e sette mesi di distanza dalla pensione di vecchiaia.
Come funziona l’anticipo pensionistico
Il prestito è erogato per un periodo minimo di sei mesi e fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. Il prestito decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di APE.
Ape volontario, via alle domande: cosa fare per ottenerlo
Il prestito ottenuto viene restituito in 240 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’INPS all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione. Completata la restituzione la pensione sarà corrisposta per intero, senza ulteriori riduzioni per l’APE. È comunque prevista la possibilità di estinzione anticipata parziale o totale del prestito.
Quanti soldi posso richiedere con l’Ape
Con la formula dell’anticipo pensionistico si possono richiedere da un minimo di 150 euro al mese ad un massimale che viene ripartito secondo alcuni parametri.
- il 75% dell’importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE, è superiore a 36 mesi;
- l’80% dell’importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è superiore a 24, è pari o inferiore a 36 mesi;
- l’85% dell’importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è compreso tra 12 e 24 mesi;
- il 90% dell’importo mensile del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è inferiore a 12 mesi.
- Inoltre, l’ammontare massimo della quota mensile di APE ottenibile deve essere tale da determinare, una rata di ammortamento mensile che, sommata ad eventuali rate per prestiti con periodo di ammortamento residuo superiore alla durata di erogazione dell’APE, non risulti superiore al 30 per cento dell’importo mensile del trattamento pensionistico, al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorzili, di mantenimento dei figli e di assegni stabiliti in sede di separazione tra i coniugi.
Quanto costa l’Ape
L’Ape ha un tasso annuo nominale (Tan) lordo che è agevolato rispetto a quelli sul mercato. E’ uguale per tutto il sistema bancario ed è di 2,838 per cento annuo lordo in fase di erogazione e del 2,938 per cento sul periodo di ammortamento. ” data-reactid=”24″ type=”text”>L’Ape ha un tasso annuo nominale (Tan) lordo che è agevolato rispetto a quelli sul mercato. È uguale per tutto il sistema bancario ed è di 2,838 per cento annuo lordo in fase di erogazione e del 2,938 per cento sul periodo di ammortamento.
Al tasso agevolato, però, vanno aggiunti i costi extra. C’è da pagare anche il premio della polizza obbligatoria da abbinare al finanziamento per proteggere i propri eredi dal rischio di morte. Occorre poi sommare anche una commissione di accesso al fondo di garanzia pari all’1,6 per cento del capitale assicurato. A conti fatti, il tasso annuo effettivo globale lordo (Taeg) raggiunge un valore compreso tra il 5,89 e il 6,23 per cento, a secondo che venga richiesto un anticipo di 43 o 12 mesi prima della pensione, per un costo netto del credito fiscale compreso tra il 3,31 e il 3,43 per cento. ” data-reactid=”26″ type=”text”>Al tasso agevolato, però, vanno aggiunti i costi extra. C’è da pagare anche il premio della polizza obbligatoria da abbinare al finanziamento per proteggere i propri eredi dal rischio di morte. Occorre poi sommare anche una commissione di accesso al fondo di garanzia pari all’1,6 per cento del capitale assicurato.
Al tasso agevolato, però, vanno aggiunti i costi extra. C’è da pagare anche il premio della polizza obbligatoria da abbinare al finanziamento per proteggere i propri eredi dal rischio di morte. Occorre poi sommare anche una commissione di accesso al fondo di garanzia pari all’1,6 per cento del capitale assicurato. A conti fatti, il tasso annuo effettivo globale lordo (Taeg) raggiunge un valore compreso tra il 5,89 e il 6,23 per cento, a secondo che venga richiesto un anticipo di 43 o 12 mesi prima della pensione, per un costo netto del credito fiscale compreso tra il 3,31 e il 3,43 per cento. ” data-reactid=”26″ type=”text”>A conti fatti, il tasso annuo effettivo globale lordo (Taeg) raggiunge un valore compreso tra il 5,89 e il 6,23 per cento, a secondo che venga richiesto un anticipo di 43 o 12 mesi prima della pensione, per un costo netto del credito fiscale compreso tra il 3,31 e il 3,43 per cento.
L’Ape prevede una detrazione fiscale fino al 50 per cento della quota interessi e della copertura assicurativa. Per una prepensione Ape di 850 euro, su una pensione di vecchiaia futura di 1.200 euro lordi, la rata sarà di 121 euro per 20 anni. ” data-reactid=”28″ type=”text”>L’Ape prevede una detrazione fiscale fino al 50 per cento della quota interessi e della copertura assicurativa. Per una prepensione Ape di 850 euro, su una pensione di vecchiaia futura di 1.200 euro lordi, la rata sarà di 121 euro per 20 anni.
L’ape non cambia il reddito ai fini Irpef
Le somme erogate a titolo di prestito non concorrono a formare reddito ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Alle somme erogate a titolo di APE si applica il tasso di interesse e il premio assicurativo relativo all’assicurazione di copertura del rischio di premorienza previsti dagli appositi accordi quadro.
A fronte degli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza è riconosciuto un credito di imposta annua nella misura massima del 50% dell’importo pari a un ventesimo degli interessi e dei premi assicurativi complessivamente pattuiti nei relativi contratti. Tale credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi ed è riconosciuto dall’INPS per l’intero importo rapportato a mese a partire dal primo pagamento del trattamento di pensione.
http://www.today.it/economia/ape-volontario-rate.html
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