“Ormai è evidente che la trattativa per il rinnovo del contratto scuola si aprirà nel 2018 e lo scenario che si prospetta è avvilente, considerata l’insufficienza delle risorse anche rispetto agli 85 euro lordi stanziati in base all’accordo del 30 novembre scorso siglato dagli altri sindacati e dal Governo. Se la situazione non si sbloccherà in tempi rapidi, la Federazione Gilda Unams chiamerà la categoria alla mobilitazione”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Fgu, interviene in merito alla questione del rinnovo contrattuale che definisce una vera e propria “telenovela” iniziata un anno fa. “Ad oggi – ricorda – non c’è stata neppure la formale apertura di una trattativa, nella riunione dello scorso 9 novembre l’Aran si è semplicemente limitata a esporre l’atto di indirizzo”.
“Sarà estremamente difficile arrivare alla sottoscrizione di un contratto dignitoso – afferma Di Meglio – perché le risorse sono scarsissime e il Governo ha ignorato la nostra richiesta di far confluire nella contrattazione le somme già stanziate nella legge 107/2015 per il bonus del merito e la carta del docente. La Fgu si batterà per ottenere almeno sostanziosi miglioramenti normativi, ad esempio l’abbreviazione dei tempi per raggiungere il massimo della carriera e le norme che regolano permessi e assenze del personale scolastico”.
“Nonostante quanto speravano le sigle sindacali che hanno sottoscritto l’accordo con il Governo – incalza il coordinatore nazionale della Fgu -, riteniamo che la riforma Madia abbia sbarrato la strada alla richiesta di ricondurre al contratto le materie attinenti all’organizzazione del lavoro: il massimo spazio che viene lasciato, infatti, è quello di vuote correzioni lessicali, tipo usare la parola ‘confronto’ al posto di ‘contrattazione’. Accontentarsi di simili ‘premi di consolazione’ – conclude Di Meglio – sarebbe offensivo nei confronti delle migliaia di insegnanti che da dieci anni aspettano il rinnovo del contratto”.
Roma, 20 dicembre 2017
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Ester Trevisan
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