Roma, 9 novembre – “La situazione per il comparto scuola è molto complessa. E non solo per le modifiche apportate dalla legge 107, ma anche perché tale comparto adesso non è più solo ‘scuola’, ma è diventato ‘istruzione’.
Un ampliamento che, per forza di cose, comporta la necessità di dover armonizzare in tutto ben quattro rami, e, quindi, quello delle accademie e conservatori, del personale amministrativo delle università, degli enti di ricerca e, naturalmente, della scuola”.
A dirlo è Rino Di Meglio, segretario della Confederazione generale sindacale-Cgs, nel giorno in cui all’Aran si è riaperto il tavolo per il rinnovo dei contratti.
Di Meglio, quindi, rimarca anche come “nella trattativa non si può non tenere conto di un dato centrale e cioè della perdita di potere d’acquisto che ha colpito negli ultimi anni il personale del comparto istruzione”.
Prima di concludere: “I 40 euro circa pro capite appaiono, insomma, del tutto insufficienti per un cambiamento significativo della situazione”.
Paola Alagia
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