Sottoscritto oggi in Aran, in via definitiva, il Contratto
Sottoscritto stamani in Aran il Contratto Collettivo nazionale di Lavoro dei circa 200.000 addetti del comparto delle Funzioni Centrali relativo al triennio 2022-2024.
La firma di oggi avviene a seguito della pre-intesa siglata il 6 novembre 2024 in Aran, dopo che la stessa ha superato tutta la prevista fase di autorizzazione e certificazione da parte del Governo e degli Organi di controllo, conclusasi il 23 gennaio 2025 con la delibera delle sezioni riunite della Corte dei Conti .
Come FLP esprimiamo soddisfazione per il positivo esito dell’iter di approvazione del contratto, che diventa quindi immediatamente operativo e applicabile in tutti i suoi contenuti, sia economici che ordinamentali.
Già a partire dalle competenze del mese di febbraio 2025 saranno aggiornate le buste paga, con incrementi medi mensili pari a 165 euro, ed erogati gli arretrati, che al netto dell’anticipo già pagato nel mese di dicembre 2023, è stimato intorno ai 1.000 euro pro-capite.
Così come verranno incrementati, con un ulteriore stanziamento aggiuntivo pari allo 0,22% del monte salari 2021, i Fondi delle Amministrazioni del comparto destinati a remunerare la produttività.
L’incremento contrattuale, pur non essendo in linea con le nostre richieste, più volte rappresentate al Governo nel corso del negoziato, mirate a garantire un adeguamento delle retribuzioni all’inflazione del triennio, risulta comunque superiore al 4,07% del triennio 2019 – 2021 e al 3,48%, del 2016 – 2018, e soprattutto, con la firma del contratto, potrà essere avviato il negoziato per il rinnovo del triennio 2025-2027, per il quale è già stato previsto, con la legge di bilancio 2025, il relativo stanziamento, con un incremento del 5,4%, permettendo finalmente l’allineamento del rinnovo contrattuale al triennio di svolgimento delle prestazioni lavorative.
Insomma, e non è poco, sarà possibile invertire la tendenza che in questi anni ha visto tutti i Governi che si sono succeduti, o bloccare i contratti, o a stanziare risorse non solo insufficienti, ma farlo a “babbo morto”. Così come è da rilevare l’impegno di spesa inserito nella legge di bilancio 2025 anche per il triennio 2028-2030, con un ulteriore 5,8% a regime.
Ma il rinnovo del CCNL assume una particolare importanza perché costituisce un significativo passo in avanti per la valorizzazione del personale e la modernizzazione delle amministrazioni.
Le novità introdotte sul lavoro agile e sulla conciliazione vita lavoro, con l’istituzione della settimana lavorativa su 4 giorni, fruibile su base volontaria, a richiesta del personale, con il rafforzamento e l’estensione del lavoro agile, che diventa materia di contrattazione e non più di semplice confronto, con il superamento della prevalenza dell’attività in presenza, con l’implementazione del lavoro da remoto (telelavoro domiciliare e coworking) e il riconoscimento del buono pasto anche per le giornate di lavoro svolte in smart working, rappresentano non solo una grande vittoria per la nostra Federazione, che si è sempre battuta in questo senso nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, ma forniscono anche un importante contributo ai processi di miglioramento ed efficientamento delle Amministrazioni, con una maggiore flessibilità lavorativa fruibile fin dall’assunzione, e importanti riflessi per contrastare lo spopolamento dei piccoli centri e il sovraffollamento delle grandi aree metropolitane.
Inoltre, vanno evidenziate le maggiori tutele ora previste in caso di accessi ambulatoriali e visite mediche in presenza di gravi patologie, o convalescenza post intervento, che non decurtano il limite delle 18 ore per visite mediche, l’allargamento delle condizioni che comportano l’esclusione dal periodo di comporto per le assenze derivanti da gravi patologie, come il trapianto di organi.
Il contratto prevede anche l’estensione per il personale over 60, da 18 a 20 delle ore di permesso retribuito per visite mediche, il diritto allo studio per il personale a tempo determinato, l’adozione di politiche di “age management”.
Ma l’impegno della FLP a tutela del lavoro pubblico prosegue.
Sollecitiamo l’emanazione dell’Atto di indirizzo 2025-2027 per attivare il negoziato in Aran.
Chiediamo, inoltre, al Ministro Zangrillo, di riprendere con immediatezza il confronto attivato dopo la firma della preintesa di novembre 2024, per tradurre in uno specifico Protocollo d’intesa, gli impegni e le azioni da assumere sulle questioni ancora aperte, di specifica pertinenza normativa, quali la defiscalizzazione del salario accessorio, l’azzeramento dei tetti predeterminati dei fondi aziendali, nuovi e più strumenti per lo sviluppo delle carriere, il rafforzamento del welfare integrativo e la rivalutazione del valore buono pasto, assolutamente inadeguato a fronte dell’aumento di questi anni del costo della vita.
La Segreteria Generale FLP
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